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Sfruttando il minore grado di ebollizione dell’alcool è possibile separarlo dalla fase acquosa. Per questo tipo di applicazioni SAITA propone colonne di distillazione a piatti alimentate da un circuito in pompa di calore (alimentato a corrente elettrica) o a vapore. Tali colonne di distillazione variano da una capacità di 100 lt/h fino a 500 lt/h di alcool o solvente rettificato. Il ciclo di funzionamento è completamente automatico. Tali impianti trovano una loro applicazione nel settore farmaceutico, alimentare e chimico.
Gli impianti della serie TK rappresentano una nuova applicazione degli impianti di filtrazione a resine a scambio ionico per la stabilizzazione tartarica di vino e mosti. Il processo di scambio ionico tramite resine selettive trattiene dal vino gli ioni di bitartrato di potassio e bitartrato di calcio. Le resine trattengono quindi i Sali e mantengono un pH acido del vino o del mosto. Al termine del ciclo di filtrazione le resine vengono rigenerate e lavate per eliminare i Sali trattenuti ed essere pronte per un nuovo ciclo di filtrazione. Tale processo è alternativo e meno costoso rispetto ai tradizionali processi di stabilizzazione a freddo e consentono inoltre di trattare in tempi brevi volumi maggiori di prodotto senza aggiungere prodotti chimici o modificarne le proprietà organolettiche. Gli impianti della serie TK sono pensati per un funzionamento continuo con 2 colonne di filtrazione una in lavoro e la seconda in stand-by per consentire un ciclo continuo di filtrazione. Tutti i materiali utilizzati sono idonei ad uso alimentare e possono essere completamente automatici o manuali.
Impianti di diluizione dell’acido solforico concentrato al 98% per la produzione automatico in continuo o a batch di soluzioni diluite con titoli di acido diversi. Tali impianti trovano applicazione maggiormente nei settori industriali per la produzione di batterie al piombo acido e chimico-farmaceutico. I diluitori della serie FORM sia in continuo che a batch sono completi di: pompe di dosaggio, scambiatori di calore, serbatoi di stoccaggio, chiller di raffreddamento, misuratore in continuo della densità dell’acido, e strumenti di misura e controllo. I diluitori della serie FORM danno la possibilità di decidere: ricette, densità e volumi di acido richiesti. I diluitori continui sono in grado di produrre acido a varie densità ad una portata oraria compresa tra 1000 e 4000 lt/ora.
Il sistema di asciugatura sottovuoto sviluppato da SAITA è pensato per migliorare la qualità e l’efficienza dell’asciugatura di particolari metallici prodotti da lavorazioni quali: galvanica, lavorazioni meccaniche, lavaggio ad ultrasuoni e lavametalli.
Il sistema VS-DRY utilizza la tecnologia del sottovuoto per eliminare l’acqua o l’umidità residua dei pezzi metallici. Il vantaggio del sottovuoto risiede nella possibilità di fare evaporare e quindi di rimuovere l’umidità in condizioni di temperatura inferiori rispetto ai tradizionali forni di asciugatura. In questo modo i tempi del ciclo di asciugatura si riducono considerevolmente ottenendo al tempo stesso un risultato migliore soprattutto per pezzi metallici con interstizi o fori ciechi. L’impianto si compone di una camera cilindrica (o a forma di parallelepipedo su richiesta) in cui vengono posizionati i pezzi metallici su cesto o telaio. La camera è provvista di sistema di chiusura oleodinamico a tenuta. Il posizionamento dei cesti o dei telai può essere operato a mano oppure su richiesta del cliente automatizzato con sistema di trasferimento a carro auto operatore.
SAITA da sempre è attenta alle problematiche ambientali dei propri clienti nei più diversi settori industriali quali: produzione di batterie, decapaggi, ossidazioni anodiche, ecc…
La depurazione di acque reflue contaminate da Solfati e metalli pesanti da molti anni rappresenta un problema di difficile soluzione. Da tale problematica nasce il processo DESULFATE studiato e sviluppato da SAITA dal 2012. Il processo Desulfate prevede l’utilizzo di un trattamento chimico-fisico tradizionale con l’aggiunta di un additivo chimico speciale il D50. Il processo prevede infatti l’ alcalinizzazione delle acque reflue con latte di calce e l’additivazione del D50. Tale processo viene di volta in volta studiato ed aggiustato in base alle caratteristiche delle acque reflue da depurare. In casi particolari è possibile realizzare lo scarico zero delle acque ottenendo alla fine del processo acqua depurata con caratteristiche simili all’acqua di acquedotto e quindi riutilizzabile nel processo produttivo. Il processo Desulfate viene realizzato in continuo con portate orarie influenti da 500 a 20.000 lt/ora o a batch.