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Gli impianti chimico-fisico sfruttano tecnologie chimiche e fisiche in una successione di più fasi per rimuovere gli inquinanti sotto forma di fanghi ottenendo acqua depurata scaricabile. L’impiego di particolari reagenti chimici porta alla separazione per gravità di sostanze (prevalentemente metalli in forma di idrossidi e sali insolubili) presenti nelle acque reflue e prima pioggia.
Il processo si compone di una serie di stadi più o meno complessi di reazione chimica (acidificazione, coagulazione, alcalinizzazione e flocculazione) seguiti da una fase di separazione della frazione insolubile (fanghi) dall’acqua chiarificata per sedimentazione e successivo trattamento dei fanghi.
Il ciclo viene poi completato da un ulteriore fase di filtrazione finale delle acque trattate prima dello scarico in fognatura.
Assieme alle tradizionali tipologie di trattamento chimico-fisico possono essere abbinate ulteriori sezioni di trattamento come:
– reazione di Fenton per l’abbattimento di complessi organici
– decianurazione,
– riduzione del Cromo VI a Cromo III
– Processo SAITA DESULFATE: per l’abbattimento di solfati e metalli.
Per le acque di burattatura (o vibrofinitura) ad umido su componenti metallici o plastici (ad es. accessori moda, gioielli ed occhialeria) SAITA propone trattamenti chimico-fisico che utilizzano reagenti come polveri disemlusionanti o coagulanti liquidi per il riciclo a circuito chiuso o per lo scarico delle acque depurate.
Processo chimico-fisico innovativo per l’abbattimento del Boro nel trattamento delle acque reflue industriali. Tale processo avviene in un tradizionale impianto chimico-fisico in continuo o a batch. Il sistema quindi non utilizza nè resine a scambio ionico, nè membrane ad osmosi, bensì una serie di additivi chimici, tra cui la polvere D60, che vengono dosati proporzionalmente a seconda delle caratteristiche delle acque e dalla concentrazione di Boro presente. Mediante tale processo siamo in grado di ottenere performance di abbattimento fino a concentrazioni finali inferiori a 4 mg/lt. Le principali applicazioni sono: acque di estrazione, centri di trattamento rifiuti, acque di falda inquinate, industria galvanica, industria farmaceutica ed industria di produzione del vetro.
Nuovo processo chimico-fisico DESULFATE per la depurazione di acque reflue contaminate da solfati, fluoruri e metalli pesanti. Il processo Desulfate, sviluppato da SAITA, è studiato per risolvere problematiche riguardanti il rispetto dei limiti di scarico per solfati e metalli pesanti. Il processo utilizza un additivo chimico in polvere: il D50 che agisce in combinazione con il dosaggio di latte calce all’interno di un processo depurativo di tipo chimico-fisico tradizionale. Mediante tale processo sperimentato ed installato in realtà come: decapaggio e ramatura del filo metallico, verniciatura a polveri ed ossidazione anodica dell’alluminio consente il riciclo fino al 100% delle acque trattate.
Gli impianti della serie BR sono di tipo discontinuo (a batch) e consentono di depurare soluzioni reflue concentrate di volume ridotto in un unico reattore di trattamento. Le acque infatti vengono caricate mediante una stazione di pompaggio in un reattore in vetroresina o polipropilene. All’interno del reattore le acque reflue, poste in miscelazione, vengono additivate con coagulanti, reagenti alcalinizzanti e flocculanti in modo da portare alla formazione del fango e quindi alla separazione solido-liquido. La reazione viene controllata mediante strumenti digitali per la misurazione in continuo di pH (o Redox).
Gli impianti chimico-fisico della serie CF di tipo continuo si caratterizzano per una separazione delle acque reflue diluite da quelle concentrate. Le acque reflue diluite vengono bilanciate ed inviate alla sezione di reazione chimica composta da vasche in più sezioni in cui vengono additivati i reagenti chimici. Le reazioni vengono controllate mediante strumenti digitali per la misurazione in continuo di pH (o Redox). I reflui concentrati sono stoccati separatamente per essere dosati ad una portata controllata nelle vasche di reazione in modo da garantire un flusso bilanciato di inquinanti da depurare.